Mutamento e trasformazione sono il principio della scienza. Opporvi resistenza sarebbe come tentare di impedire alla terra di girare su se stessa e intorno al sole. Dunque dobbiamo accettare il mutamento del modo di produrre, di lavorare, di consumare, dei comportamenti individuali e collettivi della politica e del sociale. Però questi mutamenti non possono andare sempre nella stessa direzione. I beni della terra come il mare, il suolo e l’aria non possono essere considerate proprietà privata. La tecnologia, la ricerca, le arti e le scoperte sono la somma delle intelligenze degli uomini da mettere a disposizione della comunità sotto il severo controllo dello Stato il quale, da buon padre, dovrebbe provvedere alla equa fruizione dei cittadini nella stessa maniera della distribuzione delle risorse finanziarie. Come definire tali mutamenti? Nel tempo abbiamo provato ad usare le parole Rivoluzione, Riformismo, Grande Svolta, Grande Cambiamento. Recentemente si parla di Ecoambiente, Sviluppo sostenibile, Transizione digitale con vaghi programmi quando si tratta di spiegare in qual modo lo Stato provvede a redistribuire tali ricchezze alla popolazione per l’ingordigia dei Forti che le vorrebbero tutte per loro. Ecco che nasce il Movimento della Tutela Sociale ovvero della Resistenza alla ingordigia dei potenti intenti a farne delle trasformazioni tecnologiche e scientifiche in atto “proprietà privata”. Acqua, Gas, Energia Elettrica, Frequenze Radio e industria farmaceutica non possono essere lasciate al libero mercato dei privati. I motivi della nostra lotta sono irrinunciabili. (Antonio Diomede, 25 aprile 2021